Famiglie sorgenti di pace
Camminare insieme per essere segno di pace: è questo l’obiettivo che si è data la Festa diocesana delle Famiglie 2024, svoltasi con successo sabato 20 luglio a Castelmassa.
Per il terzo anno l’appuntamento organizzato dalla Pastorale Familiare della diocesi si è spostato di sede, giungendo in un territorio ricco di esperienze e realtà associative: è stata una bella occasione per scoprire come le famiglie possano essere sorgenti di pace e irradiarla nel mondo. A fare gli onori di casa e a fornire ospitalità all’iniziativa diocesana c’è stata l’unità pastorale guidata da don Stefano Marcomini, che ha accolto con gioia la possibilità di far incontrare le famiglie della zona in un momento di festa.
Fin dai preparativi sono stati coinvolte non solo l’amministrazione comunale guidata dal neosindaco Federico Ragazzi e la Pro Loco, ma anche le diverse animazioni estive di Castelmassa e dintorni. La presenza dei bambini e ragazzi dei vari Grest ha portato una ventata di aria fresca in una serata calda e gioiosa. La festa è iniziata con una breve ma significativa Marcia per la Pace: lungo l’argine del Po si sono messi in cammino famiglie, coppie, giovani, bambini, ragazzi, sportivi delle associazioni locali e rappresentanti delle varie fedi cristiane della zona. Dopo una bella camminata una cinquantina di persone si sono ritrovate nella chiesa di Castelnovo Bariano per una partecipata veglia ecumenica animata dalla presenza del vescovo Pierantonio Pavanello, il pastore Mirco Franzini e il padre ortodosso ucraino Pietro. Tutti e tre i religiosi hanno sottolineato l’importanza di essere uniti nel difendere e promuovere la pace, che parte dalle famiglie e ad esse ritorna quando tutti la vivono e pregano insieme per mantenerla.
In molti hanno poi ripreso la strada per tornare a Castelmassa, mentre i canti toglievano la fatica della camminata e univano le persone. Dopo una breve sosta per la cena, l’appuntamento della serata è stato per tutti al Teatro Cotogni, dove l’organizzazione artistica internazionale Jobel ha presentato lo spettacolo “Segni di unità” con la partecipazione dei ragazzi dei Grest di Castelmassa e Bergantino. I bambini delle animazioni estive, guidati da don Riccardo Volpin e da Deborah Romellini, sono stati i primi a salire sul palcoscenico: nonostante l’emozione hanno raccontato in maniera semplice ma profonda “La leggenda dei colori dell’arcobaleno”, raccogliendo tanti meritati applausi. Il numeroso pubblico in sala ha poi assistitio a uno spettacolo partecipativo molto originale, che ha ripercorso la storia della famiglia dalla prima coppia, formata da Adamo ed Eva, fino alle crisi delle coppie attuali, alla ricerca di quella pace che si crea e si coltiva nei legami familiari. Lo stile dinamico ha coinvolto gli spettatori, stimolati a riflettere su come sia possibile collaborare e sentirsi uniti per irradiare la pace nel mondo che ci circonda. Lo stesso tema che gli artisti hanno affrontato con danze e mimi, insieme a letture e parti recitate, è stato svolto dal Grest di Bergantino, che ha presentato un breve video sui gesti e sulle parole che indicano la pace, frutto dell’educazione che parte dai più piccoli per arrivare a tutti coloro che vogliono imparare a cooperare.
La Notte Bianca di Castelmassa, evento che da diversi anni attira persone dei paesi limitrofi e non solo, è stata una bella occasione per ritrovare quanti già seguono le iniziative dell’équipe di pastorale familiare diocesana e mostrarle a quanti desiderano conoscerle.