IN CAMMINO CON L’ICONA: FINO AL 23 GIUGNO

“La meta è il cammino” diceva Confucio, e di cammino assieme all’equipe della Pastorale Familiare diocesana, se ne è fatto tanto in questi tre mesi andando ad incontrare le famiglie della diocesi attraverso i 4 itinerari: “Per le vie del Po”, “ Seguendo l’Adige”, “Verso la città”, “La via del Mare”.

Impegnati, e per questo grati e riconoscenti, i diversi “ facilitatori” che hanno dedicato tempo nelle varie serate, raccogliendo impressioni, idee, proposte.

I cammini nelle ultime setttimane ( dal 13 al 23 giugno) si sono conclusi per la  città, nella parrocchia di S.Bortolo dove ha visto la partecipazione numerosa di famiglie, a San Francesco, con la presenza di Don Davide Gasparetto e una quindicina di persone, Duomo, Santa Rita.

Per l’itinerario “ La via del Mare “ si è concluso nelle parrocchie di Corbola con la presenza alla messa domenicale dell’icona della famiglia, ad  Ariano Polesine, Rivà con la partecipazione di Don Gabriele Fantinati e don Fabio Padovan i  quali hanno rilasciato una bella intervista interpellati dagli animatori della serata i quali chiedevano cosa si sentivano di aver ricevuto dalle famiglie nel percorso sacerdotale.

Don Gabriele rispondeva: “ Nella mia esperienza mi sono sentito supportato dalle famiglie, nelle piccole cose, come nel preparare e allestire grandi feste”.

Don Fabio invece alla stessa domanda rispondeva: “ Dalle famiglie ho ricevuto l’energia per andare avanti.”.

Energia per andare avanti, è la presenza dello Spirito Santo che anima ed ha animato tutta l’esperienza dei vari itinerari, dalla sua organizzazione, alle disponibilità di tutta l’equipe, dei sacerdoti che hanno ospitato i laboratori.

Energia che deve essere alimentata continuando a camminare rispondendo a quanto lo Spirito Santo ha suggerito negli incontri delle famiglie per rinnovare, ricostruire, ridare alle comunità la presenza di Gesù vivo, vivificante.

Chiediamo a quanti ci hanno seguito in questi appuntamenti settimanali di sostenere lo sforzo delle famiglie, di abbracciarle come un bene prezioso, di non lasciare indietro nessuno, specialmente chi è maggiormente in difficoltà.