IN CAMMINO CON L’ICONA, A CAVALLO TRA APRILE E MAGGIO

Prosegue il cammino di preparazione nelle parrocchie verso l’Incontro Mondiale delle Famiglie.

Nel riportare frammenti di quanto scaturisce dai confronti tra i partecipanti, ci sentiamo di comunicare lo stupore e la meraviglia per quanta vitalità il lievito delle famiglie riesca a generare.

Dei “passaggi” dell’icona tra fine aprile e gli inizi di maggio, colpisce ad esempio l’intervista fatta a Don Torfino nell’incontro di Canda del 4 Maggio, dove alla domanda: “Racconta una esperienza fatta con le famiglie”, lui risponde: “ Ricordo un fatto che mi è rimasto nel cuore quando, diversi anni fa, parroco nel Duomo di Rovigo, si presentò in canonica una assistente sociale con un caso particolarmente difficile di una bambina di 5 anni che necessitava di una accoglienza immediata.

Rimasi perplesso, ma mi venne in mente una famiglia a cui avevo parlato qualche tempo prima.

La chiamai, esposi la richiesta e la necessità di accogliere in tempi rapidi la bambina.

Questi senza troppi tentennamenti, mi dissero, va bene, non c’è problema e accolsero in giornata la bambina. L’episodio, in seguito mi ha avvicinato a queste famiglie che si rendono disponibili ad accogliere minori, mi è rimasta dentro la loro disponibilità.”

Interessanti le risposte al Family Dream Lab a San Martino di V.zze del 27 Aprile.

Alla domanda “ sogna la tua comunità, cosa vedi? Si è detto: ”Sogno una comunità in cui possa riaccendersi ciò che si è spento (giovani, gruppi, partecipazione, famiglie…), “che trasmette GIOIA e maggior OTTIMISMO, non la sensazione di dover fare quel che fa per dovere”. Ancora: ”Sogno una comunità AUTENTICA, in cui ciascuno DONA quel che ha come espressione di SERVIZIO, dove la fede unisce e non è un elemento che divide o crea differenze, una comunità quindi APERTA A TUTTI”. 

Durante lo stesso incontro, rispondendo alla domanda: “ Quando ti sei sentito in famiglia nella tua comunità? La risposta è stata: “Quando ci si incontra, quando le persone attorno a noi non ci sono indifferenti. Percepisco di essere in famiglia anche semplicemente nel ricordare le persone care attorno a me, nel salutarle, nell’incontrarle”. “Percepisco il senso di famiglia quando in comunità si sperimenta il GUSTO DI STARE ASSIEME nella semplicità”.

Altri incontri sono stati fatti a Sarzano e a Crespino, di cui vi daremo notizie nel prossimo numero.