Metti insieme un gruppo eterogeneo di famiglie, portale in un luogo di montagna isolato ma non
troppo, metti tutti a loro agio con un clima informale e giocoso, lasciali liberi di esprimersi e
condividere esperienze ed emozioni, e il risultato è garantito! La “ricetta” vincente del Weekend
“Famiglia di famiglie”, organizzato presso casa Emmaus a Giazza (VR) dal 9 all’11 settembre 2022,
è stata proprio questa: una cinquantina di persone hanno accettato l’invito dell’Equipe diocesana di
Pastorale Familiare della Diocesi e hanno così avuto l’opportunità di fare un’arricchente esperienza.
L’idea da cui sono partiti don Christian e le coppie dello staff del Servizio Diocesano per la
Famiglia è stata quella di incontrarsi in un luogo rilassante per guardare insieme al futuro delle
nostre famiglie e delle nostre comunità. Guardare al futuro riprendendo le intuizioni e le proposte
“provocanti” emerse, in primavera, nei “Family Dream Lab” tenutisi nelle parrocchie durante il
passaggio dell’icona del X Incontro Mondiale delle famiglie.
Proprio il desiderio di stare insieme e vivere delle esperienze comunitarie che rendano viva e aperta
la chiesa, intesa come famiglia di famiglie, ha spinto persone con preparazione e stili diversi a
mettersi in gioco e a lasciarsi interrogare. Un’occasione colta al volo da giovani coppie, famiglie
con figli adolescenti o con bambini piccoli, freschi pensionati e laici impegnati, sacerdoti e
religiose, qualche veterano e qualcuno che è riuscito a mettere a disposizione solo qualche ora: tutti
si sono sentiti accolti e membri di una grande famiglia.
Tra una passeggiata per le vie del paese, qualche camminata un po’; più impegnativa e tanti momenti
di relax dedicati al dialogo, le ore sono trascorse piacevolmente, in un clima sereno e amichevole.
Con la guida di Arabella e Francesco e degli altri membri dell’Equipe diocesana, sono stati svolti
dei laboratori che hanno avuto la partecipazione attiva di adulti da una parte e i relativi figli
dall’altra, seguiti da due brillanti animatori. Alcuni momenti sono stati più divertenti e altri più
riflessivi, ma tutti ugualmente importanti per costruire un modo “familiare” di stare insieme.
Tre gli assi portanti su cui innescare le riflessioni: cosa vuol dire e cosa serve per essere comunità,
come vivere da famiglie missionarie, in che modo valorizzare la domenica, il giorno della festa.
Attraverso attività laboratoriali molto coinvolgenti, ciascuno ha espresso il proprio modo di sentirsi
parte viva della chiesa, partendo da se stessi e in un continuo confronto con la Parola di Dio.
Al centro dei tre giorni di riflessione e spiritualità c’è stato un intenso momento di adorazione, nella
piccola cappella di casa Emmaus, durante il quale le parole guida sono stare quelle che papa
Francesco ha suggerito alle famiglie: Permesso, Grazie, Scusa. Con queste semplici parole la
famiglia diventa “casa di preghiera, fondata sull’amore che sempre rigenera i rapporti aprendo
orizzonti di speranza”.
Si sono messe sul piatto tante idee, e la cosa bella è stata che quasi senza accorgersene le persone
presenti hanno indicato in maniera chiara le direttrici da seguire nella pastorale familiare diocesana:
ora non resta che rientrare ciascuno nella propria parrocchia e risvegliare ogni comunità per
renderla una famiglia aperta, “in uscita” come direbbe papa Francesco, in grado di trasmettere la
fede con misericordia e gratitudine.
Elisa Ferrari
(da “La Settimana)