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IN CAMMINO CON L’ICONA 29 MAGGIO – 11 GIUGNO

Una Chiesa in movimento, una comunità che cammina.

Possiamo definire così i quattro percorsi che stanno procedendo spediti verso il decimo incontro mondiale delle famiglie dal 22 al 26 di Giugno a Roma dal titolo eloquente “L’amore familiare: vocazione e via di santità”.

Momenti di confronto, incontri “in canonica”: ad Adria nella comunità della Tomba ci respira un clima di cordialità tra le persone, animate da un grande desiderio di ridare vivacità alla propria comunità parrocchiale. A S. Pio X di Rovigo, le famiglie della parrocchia  insieme al parroco don Guido hanno dato vita ad una settimana ricchissima di eventi e manifestazioni, dalla serata di musica, al cinema per la famiglia all’aperto, ad un rosario itinerante che da Roverdicre’ si è congiunto con la comunità del quartiere San Pio. Nell’U.P. della Commenda si è vissuto un Family Dream Lab molto partecipato dalle famiglie che si sono organizzate allestendo uno spazio all’esterno della Chiesa di Santa Maria delle Rose, e a seguire un pranzo fraterno. Molto ricca anche la settimana a Costa-Villamarzana, iniziata con un pellegrinaggio, per la consegna dell’icona tra la comunità di Fratta Polesine e la piccola comunità di Gognano ( Fraz di Villamarzana).

Un altro bel pellegrinaggio con Rosario di “sottofondo” è stato fatto da un gruppo di famiglie e i loro figli lungo la via dell’Adige, tra la comunità di Concadirame per arrivare a Granzette.

Tante occasioni per seguire la traccia che lo Spirito Santo lascia nei luoghi dove si aprono i cuori e la mente alla Sua guida.

Momenti di festa, di amicizia, di scoperta, dove si percepisce il profumo del lievito buono, dove si sente il sapore delle esperienze condite con il buon sale.

IN CAMMINO CON L’ICONA: 15-28 MAGGIO

Più andiamo avanti con le settimane in parrocchia con l’icona del X incontro mondiale, più ci accorgiamo che lo Spirito Santo alle famiglie radunate nelle varie comunità suggerisce cose molto simili. E’ capitato anche nelle ultime settimane di maggio: bisogni e intuizioni simili emersi a Borsea, piuttosto che a Castelguglielmo, ad Adria Carbonara, etc…

Ad Adria Carbonara si sogna una maggiore collaborazione tra i vari gruppi parrocchiali, di avvicinare gli avvicinabili; di essere una Comunità credibile perché collaborativa.

A Borsea, ci si è sentiti come una famiglia quando si sono preparati insieme degli EVENTI che riguardano le famiglie, come la Festa della mamma, in cui c’è stato il coinvolgimento dei bambini. Tutta la parrocchia si è ritrovata a lavorare in unità e nella consapevolezza che i bambini sono “figli della comunità”.

Molto partecipata la serata del Family Dream Lab a Fratta Polesine. Tanti nel Gruppo Famiglie hanno trovato unione e possibilità di confronto anche se si hanno idee diverse. Si è evidenziata la necessità di essere più accoglienti, più aperti verso i “nuovi”, sopratutto verso coloro che si sono appena sposati o iniziano una convivenza, di riuscire a capire i giovani e parlare il loro linguaggio. Siamo abituati ad ascoltare i loro bisogni materiali, ma dobbiamo forse cercare di aiutarli di più a crescere parlando con loro.

Oltre agli incontri tra famiglie, molto belli e graditi i “ pellegrinaggi” per consegnare l’icona del cammino sa una parrocchia ad un’altra, come avvenuto ad esempio tra la parrocchia di Castelguglielmo, quella di Bressane, Presciane e San Bellino. Per le famiglie di Grignano partecipare al Family Dream Lab, ha significato anche trascorrere, dopo molto tempo, una domenica insieme nell’area verde della parrocchia, attrezzata per l’occasione con gazebo, sedie e tavoli, e consumando insieme un buon pic-nic. 

Da menzionare pure la bella intervista rilasciata da Don Giorgio Zanforlin sul ruolo che la famiglia ha avuto nella sua esperienza di parroco. Per approfondimenti invitiamo a entrare nel sito della “ Pastorale familiare diocesana, diocesi di Adria-Rovigo”.  

IN CAMMINO CON L’ICONA: 6-14 MAGGIO

Il cammino delle 4 icone-simbolo dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, dal 6 al 14 maggio è stato ricchissimo di contributi, idee, momenti di condivisione. A Crespino, don Graziano con alcune coppie di sposi ha cercato di coinvolgere molte famiglie delle 5 parrocchie dell’U.P., compresi i fidanzati che avevano frequentato il percorso in preparazione al matrimonio. Nella serata del Family Dream Lab, sono apparsi come prioritari incontri formativi alle famiglie che rendano consapevoli e facciano crescere, anche come genitori, con la collaborazione di chi ha più anni di matrimonio alle spalle. Inoltre risulta necessario aiutare le famiglie a divenire missionarie verso le altre, favorendo attività trasversali per i giovani e coinvolgendo gli anziani troppo spesso dimenticati ma che sono una grande ricchezza. Nei giorni successivi Papozze e Bottrighe hanno vissuto la settimana per la famiglia, che è culminata in una serata dove si sono ritrovati insieme (forse per la prima volta) parrocchiani di entrambe le comunità, con tanta cordialità, pur non avendo mai lavorato insieme, non facendo parte della stessa unità pastorale.  

A Villadose sabato14 maggio si è recuperato il Family Dream Lab che non si era potuto svolgere prima. Li si è detto di aver respirato un senso di comunità e di famiglia recentemente durante la MANIFESTAZIONE PER LA PACE dove c’è stata ampia collaborazione con l’amministrazione comunale e tutto il paese in generale per manifestare contro la guerra in Ucraina, come anche in tutte le esperienze condivise che hanno creato legami che sono rimasti poi nel tempo (ad esempio con le coppie di fidanzati seguiti nei percorsi di preparazione al matrimonio cristiano). 

A Pincara, don Orazio, pur nella sua tarda età, con la mobilitazione di diversi sposi che lo hanno sostenuto, non ha rinunciato a far vivere la settimana anche alle famiglie della sua comunità.

L’icona ha fatto tappa nelle parrocchie di Buso-Sant’Apollinare-Fenil Del Turco-Borsea. Lì, il 13 Maggio si è svolto un Family Dream Lab ed è stato molto bello vedere la partecipazione, quasi interamente, di coppie di sposi molto giovani e fidanzati. A Borsea “si sogna una comunità di famiglie fatta da GRUPPI diversi, ma uniti, che si sostengono soprattutto nelle difficoltà; dove nessuno rimane indietro. dove la comunità è fatta anche di persone che non partecipano alle iniziative della parrocchia. Si sogna allora di accorgersi di chi non c’è, chiedersi perchè e cosa non va, avere il coraggio di andare a cercare chi manca e farsene carico.

E’ seguita una breve intervista a Don Paolo Cestarollo, che alla domanda: “ Cosa ti senti di aver ricevuto dalle famiglie?” risponde..: “Sento che le famiglie mi hanno aiutato a riportarmi alla realtà, a restare con i piedi per terra nello svolgere il mio ministero sacerdotale”.

IN CAMMINO CON L’ICONA, A CAVALLO TRA APRILE E MAGGIO

Prosegue il cammino di preparazione nelle parrocchie verso l’Incontro Mondiale delle Famiglie.

Nel riportare frammenti di quanto scaturisce dai confronti tra i partecipanti, ci sentiamo di comunicare lo stupore e la meraviglia per quanta vitalità il lievito delle famiglie riesca a generare.

Dei “passaggi” dell’icona tra fine aprile e gli inizi di maggio, colpisce ad esempio l’intervista fatta a Don Torfino nell’incontro di Canda del 4 Maggio, dove alla domanda: “Racconta una esperienza fatta con le famiglie”, lui risponde: “ Ricordo un fatto che mi è rimasto nel cuore quando, diversi anni fa, parroco nel Duomo di Rovigo, si presentò in canonica una assistente sociale con un caso particolarmente difficile di una bambina di 5 anni che necessitava di una accoglienza immediata.

Rimasi perplesso, ma mi venne in mente una famiglia a cui avevo parlato qualche tempo prima.

La chiamai, esposi la richiesta e la necessità di accogliere in tempi rapidi la bambina.

Questi senza troppi tentennamenti, mi dissero, va bene, non c’è problema e accolsero in giornata la bambina. L’episodio, in seguito mi ha avvicinato a queste famiglie che si rendono disponibili ad accogliere minori, mi è rimasta dentro la loro disponibilità.”

Interessanti le risposte al Family Dream Lab a San Martino di V.zze del 27 Aprile.

Alla domanda “ sogna la tua comunità, cosa vedi? Si è detto: ”Sogno una comunità in cui possa riaccendersi ciò che si è spento (giovani, gruppi, partecipazione, famiglie…), “che trasmette GIOIA e maggior OTTIMISMO, non la sensazione di dover fare quel che fa per dovere”. Ancora: ”Sogno una comunità AUTENTICA, in cui ciascuno DONA quel che ha come espressione di SERVIZIO, dove la fede unisce e non è un elemento che divide o crea differenze, una comunità quindi APERTA A TUTTI”. 

Durante lo stesso incontro, rispondendo alla domanda: “ Quando ti sei sentito in famiglia nella tua comunità? La risposta è stata: “Quando ci si incontra, quando le persone attorno a noi non ci sono indifferenti. Percepisco di essere in famiglia anche semplicemente nel ricordare le persone care attorno a me, nel salutarle, nell’incontrarle”. “Percepisco il senso di famiglia quando in comunità si sperimenta il GUSTO DI STARE ASSIEME nella semplicità”.

Altri incontri sono stati fatti a Sarzano e a Crespino, di cui vi daremo notizie nel prossimo numero. 

 

IN CAMMINO CON L’ICONA: 24 APRILE – 1 MAGGIO

E’ proseguito anche nella settimana dal 24 Aprile al primo Maggio quello che sta diventando come un cammino sinodale delle famiglie della nostra diocesi attraverso il pellegrinaggio dell’icona di Rupnik.

Ormai ci si avvicina sempre più all’evento clou, del decimo incontro mondiale delle famiglie (dal 22 al 26 Giugno a Roma) e anche questi ultimi incontri sono stati ricchi di condivisione, comunione tra parrocchie, impegno di singoli e accoglienza di comunità.

Molto bello ad esempio il pellegrinaggio avvenuto tra i sentieri della campagna per consegnare l’icona dalla comunità di San Martino di V.zze alle comunità di Sarzano/Mardimago il 30 aprile. 

Una felice coincidenza a Gaiba, dove l’icona si è potuta accogliere proprio il primo Maggio, quando la comunità festeggia il Santo Patrono San Giuseppe, Sposo della beata Vergine Maria, custode della Famiglia di Nazareth e di tutte le famiglie.

A Pontecchio Polesine, nella Messa d’orario, si è celebrato anche un matrimonio proprio nella domenica di arrivo dell’icona, che è divenuta così segno provvidenziale e spunto per l’inizio di una vita coniugale in Cristo per i due giovani sposi.

Al Family Dream Lab della comunità di Bosaro è emerso che ci sono state tante occasioni in cui ci si è percepiti in famiglia all’interno della comunità, come ad esempio “nel periodo natalizio dove si sono vissuti momenti di festa partecipati e molto coinvolgenti, giocando insieme bambini, ragazzi e adulti e respirando la ricchezza dell’intergenerazionalità”, oppure “ quando è stata vissuta insieme tra le due parrocchie Arquà e Bosaro, la celebrazione comunitaria del sacramento della confessione, un passo verso il sentirsi uniti”.

Nuovi appuntamenti sono in programma nei quattro itinerari a cui daremo aggiornamento nel prossimo numero e anche nel sito www.famglie/diocesiadriarovigo.it.  

 

IN CAMMINO CON L’ICONA 3-10 APRILE

L’icona dell’Incontro Mondiale delle Famiglie che sta facendo tappa in tutte le parrocchie della Diocesi, ha sospeso il suo cammino nella settimana santa e in quella successiva. Prima della pausa però ha fatto sosta nelle comunità di Trecenta-Sariano-Pissatola, dove il Family Dream Lab è stato apprezzato da un buon numero di coppie di sposi. Alla domanda “ sogna la tua comunità….cosa vedi??” i partecipanti rispondono: “vedo una comunità come una rete, dove tutti sono connessi, possono dare o ricevere aiuto, sostegno, conforto, senza personalismi. E ancora: ” dove ci sia condivisione tra le generazioni (fra giovani e le altre generazioni). Ad un’altra domanda: ” Che cosa ti sembra prioritario nella tua parrocchia? La risposta è stata: “Coinvolgere i giovani in iniziative su temi quali la famiglia, il matrimonio, l’apertura alla vita, la sessualità…” “perchè quando si coinvolgono i giovani c’è “Vita”!  

Nella giornata di sabato 2 aprile è stato realizzato un pellegrinaggio a piedi lungo la strada arginale del Po che da Castelnovo ha raggiunto Castelmassa, coinvolgendo numerosi ragazzi e bambini della catechesi con le loro famiglie. I gruppi delle rispettive parrocchie si sono mossi a piedi ritrovandosi a metà strada, dove c’è stata la consegna ufficiale dell’icona e un momento di saluto. Il gruppo di Castelmassa è poi proseguito fino alla Chiesa parrocchiale dove don Stefano Marcomini ha offerto un momento di preghiera per la famiglia. In quella settimana Castelmassa-Ceneselli-Calto hanno vissuto le tradizionali 40 ore e l’adorazione eucaristica è stata incentrata soprattutto sulla preghiera per la famiglia.

A Villadose, l’introduzione dell’icona domenica 3 Aprile è avvenuta in maniera solenne all’inizio della celebrazione della S. Messa che è stata animata in maniera molto curata da diverse famiglie della comunità parrochiale.

Ad Arquà Polesine, all’incontro del 7 Aprile del Family Dream Lab, alla domanda ” Che cosa ti sembra prioritario nella tua parrocchia? Alcuni hanno riposto: “Attivare una formazione alla bellezza della vocazione della famiglia, partendo presto, già nei confronti dei giovani, per poi continuare questo percorso, quando iniziano a diventare coppia e quindi da fidanzati”. L’accoglienza del parroco don Vincenzo è stata così calorosa che ha pensato, dato l’entusiasmo delle famiglie di Arquà, di replicare il laboratorio anche per l’altra comunità di Bosaro.

Molto stimolanti anche gli interventi a Ceregnano, del Family Dream Lab che era stato posticipato.

Alla domanda ” Sentirsi in famiglia significa…” bellissima la risposta: “Regalarsi tempo per  stare insieme,condividere,entrare in intimità.

IN CAMMINO CON L’ICONA 27 MARZO – 2 APRILE

Family Dream Lab dal 27 marzo al 2 Aprile

 

Continuano i cammini dei “Laboratori delle famiglie che “sognano”.

Anche nella settimana dal 27 Marzo al 2 Aprile, incontri, confronti, dialoghi, proposte, momenti di preghiera, di presenza dello Spirito Santo.

A Barucchella significativa partecipazione e forte coinvolgimento al Family Dream Lab.

Alla domanda posta a Don Stefano al termine dell’incontro , cosa hai ricevuto dalle famiglie che hai incontrato? il parroco risponde:” Ho ricevuto sostegno da alcune, gratitudine, incoraggiamento e talvolta quella “pacca sulla spalla “ che mette il carburante per poter proseguire nel mio percorso di sacerdote il quale, non è sempre facile”.

A Ceregnano molto sentita l’adorazione eucaristica serale con le famiglie.

Dopo l’incontro a Castelnovo Bariano, Don Graziano Giuriati, alla domanda, cosa ti senti di aver  ricevuto dalle famiglie che hai incontrato, risponde:”  Ho ricevuto tanto! Da un punto di vista del sostegno pastorale, ma anche dal punto di vista dei sentimenti umani.

Ho imparato dalle famiglie come si amano le persone: la donazione gratuita tra genitori e figli, la capacità di comprendere, di accettare, di coinvolgersi nei problemi, nel vivere la realtà.

A volte la realtà non è facile da vivere e la famiglia a volte vive situazioni difficili e dimostra forza, coraggio, speranza, ho imparato questo dalle famiglie.”

Al termine degli incontri, si esprime gratitudine reciproca, desiderio di ritrovarsi a fare comunità, a sentirsi una unica famiglia, attorno e  sull’esempio del dono d’Amore di Cristo.

IN CAMMINO CON L’ICONA: 20-26 MARZO

Nella settimana dal 20 al 26 marzo le 4 riproduzioni dell’Icona dell’Incontro Mondiale delle Famiglie hanno sostato nelle prime quattro realtà parrocchiali: Sante Messe animate con le famiglie, momenti di preghiera, ma anche serate in cui la pastorale familiare diocesana ha potuto incontrare, ascoltare e accogliere idee, riflessioni, intuizioni dello Spirito Santo provenienti dai parroci e dalle famiglie.

Significativa la partecipazione alla serata a Frassinelle (San Bartolomeo e S.M. Assunta), dove sono emerse come priorità il “sostenere le coppie che sono in crisi” e “trovare modalità per coinvolgere i giovani e le famiglie nelle celebrazioni liturgiche”.

Alquanto piacevole è stato conversare consumando un caffè nell’ospitale oratorio di Bergantino (con Melara),  dove ci si è riproposti “di fare più esperienze di comunità parrocchiale, coinvolgendo famiglie per ricostruire un senso di appartenenza e la percezione di far parte di qualcosa di più grande”. A Badia Polesine-Colombano-Villafora-Crocetta-Salvaterra invece si è sottolineata l’importanza di “stare vicino e accompagnare i fidanzati e gli sposi nei primi anni di matrimonio”. Infine nella serata di Gavello-Lama-Pezzoli, allietata anche con intrattenimenti musicali “dal vivo”, è uscito che occorre arrivare alla consapevolezza che abitiamo “ la stessa casa”, indipendentemente dal paese di origine. Lì inoltre, il parroco don Luca Busetto, insieme a don Bernardo, a fine settimana, hanno coinvolto diverse famiglie in un tragitto a piedi per portare l’icona fino alla Chiesa di Ceregnano.

Tanti altri particolari nella sezione dedicata del sito: www.famiglie/diocesiadriarovigo.it

 

IL GIARDINO DELLE 40 ORE A S. PIO X CON LE VIE DI TUTTE LE FAMIGLIE

Quest’anno è stato veramente singolare il giardino che ha accolto il SS. Sacramento per l’adorazione della Settimana Santa nella parrocchia di San Pio X a Rovigo.
Il sole ha come raggi tutte le vie del quartiere, come a voler ricomprendere nell’Amore  di Gesù  tutte le famiglie che abitano le strade della nostra parrocchia. Ognuna guardata e circondata dal suo affetto e dalla sua tenerezza. Per ognuna Egli ha dato la sua vita.
Ci siamo sentiti veramente illuminati e riscaldati dalla sua Presenza.

Claudia Catani

ANTONIETTA E VALTER: SCOPRIRSI “NONNI” NELL’OSPITALITA’

Desideriamo condividere questa nostra esperienza di ospitalità di una mamma e la sua bimba di tre anni che sono scappate da questa dolorosa e insensata guerra in Ucraina.
Guardando inorriditi e addolorati queste immagini televisive abbiamo deciso, con un piccolo gesto, di ospitarle.
Crediamo che sia stata la decisione migliore  che abbiamo preso


Una domenica alle 7.30 mio marito è andato a  prenderle a Mestre dopo un loro viaggio di giorni in treno.
Sono Anna e la piccola Anastasia. I primi giorni Anastasia non si staccava dalla mamma ma ora non ha più paura e gira per la mia grande casa con un piccolo passeggino e una bambolina. Gioca con me con la sua mini-cucina o una pallina. Abbiamo fatto amicizia.
Da anni, io nonna mancata, non facevo “versi” come nascondermi dietro le tende o le poltrone e saltare fuori facendo ”BOO” per farla ridere.
Sono molto educate e grazie all’applicazione che mio figlio mi ha scaricato ci capiamo benissimo.(io che brontolo perché anche  mio figlio di 40 anni e mia nuora stanno attaccati al cellulare).
Se pensiamo a questa decisione ci sentiamo contenti: ha dato una mano di miele sulle nostre giornate a volte noiose  e sul nostro sereno matrimonio oramai di 42 anni.
Non è difficile, basta un piccolo impegno e si ha in cambio tanta gioia.

Antonietta e Valter di Rovigo